L’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq a Roma commemora i 19 caduti italiani di Nassiriya

Nella Giornata Nazionale del Ricordo dei Caduti Militari e Civili Italiani nelle Missioni Internazionali per la Pace, l’Ambasciata irachena a Roma ricorda con orgoglio i 19 caduti italiani nel tragico episodio terroristico perpetrato dall’organizzazione terroristica Al-Qaeda a Nassiriya il 12 novembre 2003.

In questa dolorosa circostanza, ribadiamo che il sangue dei militari e civili italiani versato a Nassiriya, mescolato con il sangue dei martiri dell’Iraq, rimane oggetto di profondo orgoglio, e che i sacrifici offerti hanno contribuito grandemente a consolidare la stabilità e la sicurezza dell’Iraq e a rafforzare le relazioni bilaterali tra i Popoli dei due Paesi. Estendiamo le nostre condoglianze e i sentimenti di orgoglio anche ai distinti membri delle famiglie delle vittime, che hanno sofferto la perdita dei loro cari in questo tragico evento.

L’Ambasciata esprime il proprio ringraziamento e gratitudine al Comune di Roma e al Sindaco di Roma Capitale, On. Roberto Gualtieri, per averla invitata a partecipare alla commemorazione dei martiri italiani presso il monumento ai Martiri di Nassiriya nel Parco Schuster di Roma Capitale, ed incontrare le famiglie dei caduti.

Ha rappresentato l’Iraq in questo evento ufficiale per la Giornata Nazionale dei Martiri Italiani:

L’Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq in Italia, S.E. sig.ra Safia Talib Al-Souhail, accompagnata dall’Addetto Militare, Gen. Brig. SM Ali Abbas Munshed Al-Lami, il Vice Ambasciatore Cons. Khaled Al-Khaizaran e personale di grado avanzato dell’Ambasciata, alla presenza del Presidente della Regione Lazio on. Nicola Zingaretti, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. Teo Luzi, e del Vice Comandante del Comando Militare della Capitale, Ten. Gen. Gerardo Restaino.

S.E. l’Ambasciatore ha rivolto un invito al sindaco di Roma, on. Roberto Gualtieri, e alle famiglie dei caduti a visitare la città di Nassiriya, a ribadire i legami di sangue e di sacrifici comuni che continueranno a rendere speciali le relazioni bilaterali, sia a livello ufficiale che popolare, tra i due Paesi.